Con un bel piatto di insalata di mare, oppure con gli spaghetti alle vongole, con un risotto alla pescatora, ma pure con un bel piatto di pollo arrosto al limone e capperi o, perché no, con un fresco vitello tonnato, con un croccante fritto misto. Con questi piatti, sicuramente, il vino, nella fattispecie della cantina Sant’Andrea, Riflessi Circeo Doc Bianco, ecco ci sta veramente bene, o meglio, benissimo.

Ottenuto da uve Malvasia e Trebbiano (coltivate tra i comuni di Terracina e Sabaudia laddove il microclima è una poesia), allo sguardo, questo gioiellino dell’enologia romana si presenta con un bellissimo colore giallo paglierino, i profumi invece sono delicati, eleganti con spiccate note floreali e tropicali. In bocca? Chiare e tipiche emergono: buona struttura, sapidità, finezza e una buona, avvolgente persistenza.

Raccolte tra la seconda e la terza decade di settembre, le uve vengono pressate in modo soffice e il mosto fermenta a una temperatura, ovviamente controllata, tra i 16 e i 18 gradi centigradi, un modo questo per esaltare e mantenere al massimo eleganza e finezza olfattiva. Finita la fermentazione il vino viene travasato e lasciato riposare in vasche d’acciaio, una volta imbottigliato, viene commercializzato al termine del mese canonico d’affinamento in bottiglia.

Stefano Mauri

 

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