Ottenuto da uve Chardonnay coltivate su terreni calcarei e, secondo il sistema a cordone speronato, questo vino griffato dall’azienda vitivinicola piacentina Luretta (www.luretta.com) dal nome accattivante, beh è un bianco Doc dei Colli piacentini che sa ancora incantare senza stancare. Particolare non indifferente, il Selìn dl’Armari passa almeno 9 intensi, appassionati mesi in barrique e … il suo affascinante pathos, senza dubbio, ne trae fantastico giovamento.

Qualche nota di degustazione? Colore: giallo paglierino, al naso emergono dolci aromi di spezie e sentori terziari di fiori bianchi secchi. E in bocca? Beh al gusto il “Selìn” esplode in tutta la sua potente, ma al stesso tempo garbata bellezza, con sapori decisi di frutta matura (bianca) e di banana in particolare.

Con cosa abbinare questa bottiglia? Provate con primi piatti saporiti (con una bella pasta all’arrabbiata, senza esagerare con l’arrabbiatura … potrebbe sorprendervi, per esempio, ndr) o con secondi a base di carni bianche. Merita infine un cenno, così per capire meglio questo vino, la nota (in sintesi) del produttore inserita nella scheda tecnica ad hoc. Leggere, e soprattutto, degustare per credere: … <Dal vitigno bianco più diffuso al mondo, Luretta produce questo vino delle millenarie sapienze di vinificazione. Cresciuto e affinato in continua simbiosi col legno di rovere, il vino si carica di dolciastri sentori di spezie e fumo. Ricopre il palato la sua setosa fluidità, frutto degli anni di riposo tra le mura del castello>.

Stefano Mauri

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