Il Solengo Igt prodotto dalla cantina Argiano è un vino rosso eccezionale, come il suo nome: “Solengo” che in toscano significa cinghiale solitario e come la sua genesi, cioè il connubio tra suolo della Toscana e uvaggi francesi da leggenda del calibro di Cabernet Sauvignon, Petit Verdot Merlot e Syrah. Stiamo, tra le altre cose parlando di una bottiglia nata dalla sana creatività dell’enologo Giacomo Tachis, figura questa fondamentale per il buon vino d’autore italiano.
Vino moderno, ben bilanciato, armonico e corposo, il Solengo ha un colore porpora scuro con un bouquet di frutti maturi quali ribes nero e mora. Morbido al palato, con una concentrazione di frutta rigogliosa e tannini morbidi che piacciono, affascinano e serenamente non stordiscono. Il blend particolare, sicuramente di alto profilo di questo Supertuscan fuori dagli schemi, dalle evidenti particolarità mediterranee e solari, la sua grazia aristocratica, ma contemporaneamente alla mano fanno in modo di berlo tranquillamente giovane, ma ricordiamoci che questo vino ha una meravigliosa capacità d’invecchiamento. Cosa mangiare insieme al Solengo Igt?
Una bella Fiorentina alla Brace, o pappardelle al cinghiale, magari preceduti da crostini toscani come solo da certe parti della Maremma sanno fare non stonano con quest’Eccellenza Toscana da esportazione. Senza dimenticare che i grandi vini, si bevono tranquillamente anche da soli per incantare senza stancare.
Stefano Mauri