Uno tecnologico, massmediatico sempre nel virtuale, come nel reale connesso, l’altro all’antica, con le ginocchia indurite e le spalle larghe, ma non per questo antico concettualmente, anzi, tutt’altro. Già don Lorenzo Roncali (opinionista, tra le altre cose dell’emittente radiofonica Rtl e per questo elogiato, recentemente, in diretta radio dall’immenso Maurizio Costanzo ora senza Show) e don Emilio Lingiardi (parroco del Duomo) sono diversi tra loro, ma un qualcosa comunque, oltre al fatto che sono sacerdoti li unisce: entrambi, sulla strada nel nome della Croce di Cristo, con gioia percorrono il loro percorso al nostro fianco. Questa Sussurpoesia un po’ pasquale è dedicata a loro, al loro essere luminosi (illuminano senza abbagliare), alla Cattedrale di Crema (con suo Crocefisso Leggendario) finalmente riaperta e, perché no, pure a noi:
Morte in Croce
… Elì, Elì,
Lemà sabactàni…
Cristo Crocefisso
Soffre sfinito, impaurito
Dal luogo del martirio
Giunge dignitoso
Il pianto della madre
Nel dolore del momento
Si compie l’Evento,
Trema il Golgota
Immerso nelle tenebre
… e l’Uomo della croce
Stremato morì …
Fuggono, ridono i centurioni
Incapaci di comprendere
Loro ieri, noi oggi
L’immenso, luminoso sacrificio:
Che l’amore
Spirituale, materiale, infinito
Comunque squarcia la morte
Misteriosi, misericordiosi lampi di luce
Stefano Mauri