Lontano da occhi indiscreti, Cesare Fogliazza, deus ex machina della Pergolettese (il suo essere accentratore profuma tanto di pregio … quanto di limite) sta pianificando il futuro. Naturalmente molto, se non tutto il suo impegno dipenderà dalla categoria nella quale, tra qualche mese militerà il team gialloblù: un conto del resto è giocare nella Lega Pro unica che sarà, altro paio di maniche sarebbe riaffrontare nuovamente (attenzione tuttavia all’eventualità ripescaggio) il Campionato nazionale dilettanti. Ovviamente, a squarciagola auguriamo alla truppa canarina di riuscire a mantenere il Dna professionistico, ma l’impresa pare onestamente assai ostica.

Appunto perché persona pragmatica poco propensa a delegare, fare football con l’appassionato Fogliazza non è semplice, ma mettere ulteriori forze e risorse nel progetto sportivo “canarino” è indispensabile per dare all’intero disegno ampio respiro. Non è quindi un caso se ultimamente, l’imprenditore Ilario Tommasi (ex arbitro, ex dirigente arbitrale ed ex collaboratore del Lecco calcio) e il suo strettissimo entourage si siano avvicinati alla galassia Pergo, vedremo come si evolverà tale scenario; a giugno sulla panchina attualmente occupata da mister Aldo Firicano, Juventus e Atalanta permettendo (i due squadroni vorrebbero affidargli la guida della Primavera) potrebbe sedersi (se accetterà i programmi) Sergio Porrini. Comunque il buon Marco Lucchi Tuelli con un po’ di fortuna e i giusti appoggi meriterebbe di fare il corso ad hoc a Coverciano e soprattutto merita la chance di lavorare in proprio perché uomo serio, preparato e competente.

E’ poi fondamentale riavvicinare la città alla squadra, per fare questo, in mancanza di risultati servirebbero: chiarezza sui programmi futuri, delegare la presidenza ad un imprenditore autoctono positivo tipo Ruben Tomella (mister Gagà) e la riabilitazione di vecchie conoscenze “cannibali” oggi fuori dai giochi; per intenderci gente (quest’ultima) che non passa parte del suo tempo libero, nei caffè calcistici cittadini a sparlare male del Pergocrema, ma personaggi innamorati dell’ unico team calcistico cittadino con pathos e seguito. Per oliare la macchina organizzativa canarina inoltre Fogliazza dovrebbe essere affiancato da un direttore tecnico col quale dialogare, figure per intenderci alla Adriano Cadregari (bisogna però vedere come si sono lasciati i due calciofili in questione anni fa, al termine della comune, sfortunata esperienza a Pizzighettone), alla Bergami o alla Paolo Bertani, gente abile a coordinare tecnicamente prima squadra e settore giovanile. Dulcis in fundo, Cesarone Fogliazza (fosse stato informato a tempo debito, dal diretto interessato, beh avrebbe risolto con maggior destrezza e discrezione la patata o meglio, la nottata caliente di Tiboni) andrebbe stimolato (ma la politica sportiva locale è un pochino deboluccia) con l’eventualità, ricorrendo ad un project financing, di trasformare (piano di governo territoriale e proprietà dell’area permettendo) una parte del podere di Ombrianello in Pergorello con campi di calcio e strutture degne di tale nome.

Stefano Mauri

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