Giovedì 21 novembre 2024, alle ore 21.00 nella sala dei Ricevimenti del Palazzo Comunale di Crema (piazza Duomo 25, Crema) si terrà il terzo appuntamento della rassegna culturale A immagine del Leone. Storia, istituzioni e architetture del potere a Crema in età veneziana. La manifestazione è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Crema in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bergamo (attività Terza Missione), la Pro Loco Crema, l’Uni-Crema e la Società Storica Cremasca. La conferenza L’amministrazione della giustizia a Crema in età veneziana vedrà intervenire due relatori.
Gigliola di Renzo Villata (Università degli Studi di Milano) si concentrerà sull’amministrazione della giustizia in campo criminale, che a Crema come in altre realtà conosceva una distinzione di livelli tra le cause in cui era presente uno specifico interesse di Venezia a intervenire per reprimere reati ritenuti di interesse centrale e cause che invece potevano essere rimesse alla giustizia locale. La linea di demarcazione non era data – come si potrebbe pensare con la sensibilità di oggi – solo dalla maggiore o minore gravità in senso assoluto dei reati che venivano perseguiti, ma anche dall’interesse politico affermato dalla Dominante, che si esprimeva in una complessa geometria di accordi, convenzioni e prassi. Come negli altri ambiti dell’amministrazione veneziana, anche in campo penale vigeva un sistema di interazioni tra magistrature cittadine e magistrature centrali. La relazione illustrerà questi equilibri e alcuni degli istituti giuridici che meglio caratterizzavano l’amministrazione della giustizia a Crema nell’età moderna.
Alan Sandonà (Università degli Studi di Bergamo) presenterà le modalità e le forme che l’esercizio della giurisdizione ‘civile’, ossia inerente le cause tra interessi privati, ha assunto a Crema durante la dominazione Veneziana. Esso si articolerà in una presentazione delle magistrature deputate all’amministrazione della giustizia e delle loro competenze e nell’illustrazione di alcuni istituti processuali tipici dell’epoca, utili a comprendere la funzione del processo in questo peculiare contesto e le dinamiche politiche che gli erano sottese. Lo studio del processo è un elemento cruciale per comprendere la realtà della dominazione veneziana, perché è il momento ‘giudiziario’ quello in cui il sistema giuridico assume forma concreta per la maggior parte della popolazione ed è proprio il ‘tribunale’ il palcoscenico che determina, nel concreto, l’efficacia della politica legislativa.

Gigliola di Renzo Villata, dal 1980 professore ordinario di Storia del diritto italiano (poi di Storia del diritto medievale e moderno) fino al 2014 nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. Nel 2016 è stata insignita del dottorato honoris causa dall’Université Paris II Assas a Parigi; dal 2023 è Vice-Président della Société internationale d’histoire du droit di Parigi. Membro effettivo del’Istituto lombardo di Scienze, Lettere e Arti, e di altre istituzioni culturali, ha ricoperto diverse cariche accademiche. È autrice di più di 200 saggi su una vasta gamma di tematiche. Ha da sempre privilegiato la storia giuridica lombarda, concentrandosi negli anni più recenti soprattutto sul periodo settecentesco.

Alan Sandonà (Brescia, 1978) è ricercatore presso l’Università degli Studi di Bergamo dove insegna di Storia del diritto medievale e moderno e Storia del diritto e della procedura penale. Laureato con il massimo dei voti in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Brescia, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano ed è abilitato all’esercizio delle funzioni di professore associato. In veste di redattore e referee collabora con diverse riviste scientifiche storico giuridiche, è socio di varie società scientifiche ed è stato relatore in numerosi convegni nazionali e internazionali. Tra i suoi principali interessi di ricerca, confluiti nella pubblicazione di monografie, articoli, traduzioni ed edizioni di fonti vi sono la storia della codificazione civile, della pubblicità immobiliare e del contratto in età contemporanea, nonché l’esperienza giuridica della Terraferma veneta in età medievale e moderna. Esperienza, quest’ultima, portata avanti con particolare riguardo al diritto statutario delle comunità cittadine, distrettuali e valligiane d’area lombarda e veneta e all’amministrazione della giustizia civile nelle realtà bresciana, cremasca, vicentina e bergamasca.

MODALITÀ DI ACCESSO
Ingresso libero fino a esaurimento posti.

EVENTO SUCCESSIVO
Crema e i suoi statuti nel panorama italiano
Palazzo Comunale, Sala dei Ricevimenti, giovedì 16 gennaio 2025, ore 21.00
Relatori: Roberta Braccia (Università degli Studi di Genova), Marco Castelli (Università degli Studi di Milano)
Presiede: Maria Zanichelli (Università degli Studi di Bergamo)
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