Non si tratta di razzisti ma solo di persone esasperate ed impaurite. L’Italia è un Paese in macerie: abbandonato a sé stesso sul problema immigrazione e con 11 milioni di poveri. È del tutto comprensibile che questa situazione ingeneri tensione sociale nei confronti degli immigrati che vengono ospitati in strutture che ricevono 35 euro al giorno per profugo.
Se poi a ciò aggiungiamo che questi soldi spesso sono stati rubati dalle cooperative e dalla politica che insieme hanno speculato sull’accoglienza, vedasi il caso di Roma con Mafia Capitale o quello di Mineo con un appalto da 100 milioni di euro, appare ancora più comprensibile lo scoppio di una vera e propria guerra tra poveri bianchi e poveri neri. Ma come sempre avviene quando si protesta, bisogna rivolgersi ai veri responsabili.
Ed è la storia degli ultimi 20 anni che ci racconta che i responsabili sono i vecchi partiti che si sono alternati al Governo. È nei loro confronti che deve indirizzarsi la protesta. Non di certo verso quella povera gente che fugge da guerre e miseria. I partiti si sono occupati sempre e solo di sé stessi, dai finanziamenti pubblici agli stipendi fino ad arrivare ai vitalizi. Per non parlare delle loro lotte per poltrone e potere. Il tutto condito dal voto di scambio che hanno usato e usano per restare al potere. Un ricatto fondato sulla miseria in cui hanno fatto cadere i cittadini italiani.
Per loro mantenere il popolo nella povertà economica e culturale è il solo modo per poter continuare ad estorcergli il voto. È per questo che vedono la proposta del M5S sul Reddito di Cittadinanza come una minaccia. Introdurre un reddito minimo per tutti coloro che vivono sotto la soglia di povertà significa garantire la sopravvivenza e ridare dignità e libertà ai milioni di italiani poveri. È solo salvando il popolo che deve accogliere che si può salvare il popolo che chiede accoglienza.
Ed il reddito di cittadinanza serva anche a questo. Altrimenti sarà solo e sempre tensione sociale e continueremo ad assistere a reazioni di protesta come quella di Crema, o a reazioni ancora peggiori, che anziché rivolgersi contro i reali responsabili, si rivolgeranno contro i più deboli.
Danilo Toninelli
deputato del Movimento 5 Stelle