Il Comune di Soncino allestisce una mostra temporanea (24 febbraio – 2 giugno 2018) inerente i documenti più interessanti conservati nell’archivio storico comunale nell’ambito della valorizzazione e promozione culturale del proprio patrimonio documentario. Il progetto si colloca in continuità con quello presentato ai fini del finanziamento regionale, già ottenuto, col Bando Unico Cultura 2017 dal titolo “Le Radici della contemporaneità”, L’esposizione ha un duplice obiettivo: rendere fruibile alla collettività il materiale storico custodito e sensibilizzare i cittadini sull’importanza del nostro passato e quindi sulla nostra memoria storica. L’amministrazione si è prefissata anche di coinvolgere le scuole di ogni grado d’istruzione, per far comprendere agli studenti l’importanza dei documenti, poiché grazie agli stessi noi conosciamo la nostra storia e quindi il nostro passato.
La mostra si sviluppa partendo dall’opera più importante dello storico soncinate Francesco Galantino, che ha pubblicato alla fine dell’800 “Storia di Soncino con documenti”. Tale scritto è alla base di ogni studio inerente il borgo, in quanto lui stesso ha ripreso le opere di alcuni suoi predecessori (es. Baris, Nidi, Guarganti, Burgoni, Bigolotti e come ultimo il Ceruti al quale è dedicata l’opera) e ha consultato tutti i documenti conservati negli archivi locali (Comune, Parrocchie, Privati: famiglie Gussalli, Pezzani e Cerioli) citandoli nel dettaglio. Il Galantino infatti nell’introduzione dice: “mi sono proposto di riunire in questa operetta tanto le memorie storiche del paese tramandateci dai benemeriti di cui poc’anzi feci menzione, quanto il frutto delle mie ricerche. Risultando poche lacune, pensai di stendere il racconto in ordine cronologico, anziché suddividerlo per materie”.
Le carte sono la nostra storia: ecco l’importanza della tutela, conservazione e valorizzazione dei documenti. Già il Galantino aveva esposto del valore di ogni singolo atto documentario come fonte storica, infatti in merito alla dispersione degli atti, dice: “non si possono avere che notizie incomplete, causa il disperdimento ripetuto del comunale archivio, per l’inconsulto modo con cui se ne praticava lo stralcio, delicatissima incombenza affidata spesso a chi per evitarsi la noja di scorrere le antiche carte onde separare l’utile dall’inconcludente, gettò tutto a fascio per essere alienato o distrutto”.
Ogni singolo documento sarà regestato e contestualizzato storicamente utilizzando l’opera del Galantino. Fra i documenti esposti le carte sul marchesato degli Stampa, feudatari di Soncino, sulla dominazione austriaca e sulla guerra di secessione spagnola inoltrandoci fin oltre il dominio napoleonico. Sarà presentato inoltre un documento danneggiato nel 1576 dall’incendio, ove la maggior parte della documentazione conservata è andata distrutta e le carte relative al terremoto del 1802 che ha distrutto parte del borgo con anche il palazzo pretorio. I documenti saranno esposti nella sala giunta del Comune, ove è anche collocato l’armadio nel quale sono conservati gli atti al 1897. L’allestimento avverrà su pannelli, con l’esposizione di documenti originali posti all’interno di portadocumenti in plexiglas, mentre i volumi saranno collocati all’interno di bacheche.