Marco Impicciatore (nella foto di Mike Antonaccio è il secondo da sinistra, mentre Il Negociant Dennis Barbieri è il primo da destra, ndr), Barman resident del Bar Kama di Soresina, nei giorni scorsi è diventato ufficialmente ambasciatore del Lugana Cà Maiol. Cosa buona e giusta, poiché il buon Marco, professionista appassionato, proprio animato dalla sua passione per l’enogastronomia d’autore, ce la metterà tutta per tenere alta la bandiera di quel gioiello, tipico e unico, che è il Bianco del Garda per Eccellenza.
Il leggendario e compianto Maestro Luigi Veronelli, amava dire e ribadire: <Bevi il tuo Lugana giovane, giovanissimo e godrai della sua freschezza. Bevilo di due o tre anni e ne godrai la completezza. Bevilo decenne, sarai stupefatto dalla composta autorevolezza>. E, sì, ragionando in termini per così dire, d’avanguardia enogastronomica, ecco provare un Lugana spumantizzato, in accompagnamento ai Tortelli Cremaschi, beh potrebbe provocare piacevoli sorprese, nonché interessanti spunti d’approfondire. Discorso analogo, a tratti persino più sorprendente, mi raccomando, provate, sperimentate, riprovate e osate, se (invece) al Tortello di Crema abbiniamo un interessantissimo, pienissimo Lugana invecchiato 3 o 4 anni, oppure se optiamo, nell’abbinamento audace, per la versione ottenuta da uve raccolte in vendemmia tardiva.
Conosciuto sin dai tempi dei Romani, (vero Ambasciatore Impicciatore?), col poeta Catullo che in quel di Sirmione ne beveva parecchio decantandone le doti, questo stupendo vino gardesano ottenuto da uve Trebbiano di Lugana, sì meritava, merita e meriterebbe maggiore attenzione, maggior diffusione e maggiori elogi. Un Lugana vero è infatti per … sempre, per tutti, per tanta roba. E col Re Tortello o PopTortello (Roberta Schira dixit) che dir si voglia, il Lugana sa incantare senza stancare. Degustare per credere.
Stefano Mauri