“Il Camp è il riscontro che abbiamo sul territorio. Siamo diventati un punto di riferimento e il lavoro che svolgiamo è comunque apprezzato. L’aspetto ludico è sempre il divertimento alla fine di una stagione, alla fine di una data scolastica. E’ sempre quello che dobbiamo avere bene in mente e che deve essere primario. Il Camp conclude la stagione. E’ gioia vera vedere così tanti ragazzi divertirsi con i nostri istruttori. Andremo avanti ancora con più forza nel nome di Cesare.”

Così, Filippo Giuliani, bravissimo responsabile del settore giovanile della Pergolettese, ha descritto la proposta gialloblù per i piccoli calciatori cremaschi che, di fatto ha acceso, appunto coi colori sociali del Pergo, l’estate nella capitale del Granducato del Tortello. Ah… per la cronaca, la decima edizione del camp estivo “canarino” al centro sportivo Bertolotti di Crema, ha registrato un grande successo di partecipazione, con 115 ragazzi nella prima settimana e 100 nella seconda. E tutti si sono divertiti sotto gli occhi attenti degli istruttori, pronti a insegnare le prime nozioni di calcio e della convivialità. Chapeau al Pergo per la bontà dell’iniziativa, proposta che piaceva tantissimo a Cesare Fogliazza (manca un sacco), grande calciofilo ed ex patron del team cremasco, scomparso purtroppo lo scorso mese di maggio. Sì… Fogliazza credeva un sacco nei giovani e, già tanti anni fa, parlava delle cosiddette categorie calcistiche minori che, secondo lui, andavano, o meglio, andrebbero (il tema è attualissimo) strutturate come leve di apprendistato, con benefici generali, dedicate essenzialmente alle speranze calcistiche delle compagini delle serie maggiori. Particolare non indifferente: attraverso il “Camp”, i bimbi sono soprattutto tornati a sognare, emozionandosi intorno a un pallone che rotola senza schemi fissi, per il più importante team del Cremasco. E’ il caso di Andrea, nemmeno 9 anni, felice, emozionato e partecipe, nelle interviste (bella trovata), pubblicate sui canali social “pergolettesi”, mentre “sussurra” timido, e “vero” guardando la “camera” sorridendo: “Ho 8 anni, gioco attaccante nel Chieve. La Germania può vincere l’Europeo”.

stefano mauri

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