Ora intendiamoci: se guardiamo alla media presenze domenicali di Pergo e Crema, beh il Voltini, tempio calcistico – pagano leggendario cittadino basta, avanza e basterà a lungo. Ma l’impianto di Viale De Gasperi, ecco per certi versi è anacronistico, superato e a tratti persino inadeguato. Non a caso, due anni fa, proprio a causa di (tali) inadeguatezze strutturali, quindi dell’immobile in questione, la ghiotta opportunità di ospitare al suo interno, le finalissime del campionato di calcio categoria Primavera, ecco sfumò sul più bello. Ergo, badate bene: non per costruire una maxi cattedrale nel deserto, ma per dotare la città di un impianto funzionale, moderno, innovativo, confortevole e pratico, dato che entrambe le maggiori società sportive, allo stato attuale sono gestite da persone perbene, volenterose e frizzanti, ecco discutere con le parti, la possibilità, magari alla Pierina (recuperando così quell’aerea cittadina) oppure da altre parti, di dotare finalmente, la realtà nostrana di tale struttura, per dire non … sarebbe un’eventualità tutta da scartare a priori. No?
Il Voltini? Attivando una sorta di Project Financing, dato che quel quartiere già dovrebbe essere residenziale, potrebbe andare in permuta alle parti in giuoco, fermo restando che in divenire, quel che diventerà quella porzione urbana, obbligatoriamente dovrebbe ospitare una sorta di museo della memoria calcistica autoctona da allestire, custodire, incentivare, utilizzare e tramandare nel migliore dei modi.
Tra l’altro, in base alla fattibilità dell’opera, tutta l’aerea della Pierina, laddove si creassero i presupposti, alla fine insieme al football riuscirebbe persino, nel caso volendo e colmando un’altra lacuna, ad … ospitare e “assorbire” pure un palasport degno di tale nome. Puttanata di gennaio o visione buttata lì da approfondire? Ciò detto domenica si rigioca sulle rive del Fiume Serio: alla Pergolettese tocca il Bolzano, al Crema il Brugherio. Vincano le migliori.
Stefano Mauri