In vista dell’Expo milanese dedicato al cibo pubblichiamo a partire da oggi un lungo studio dedicato alla sicurezza alimentare che la dottoressa Donatella Colangione ha concesso a Sussurrandom. La rubrica si intitolerà Verso Expo e si protrarrà fino al via della kermesse.
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Nell’àmbito delle Politiche Regionali della Lombardia, le tematiche risultanti di peculiare interesse sono: la sicurezza; i giovani; la policy research; la fiducia, la responsabilità ed il federalismo differenziato; i sistemi di previdenza integrativi regionali. In particolare, l’EXPO 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita” intende far convergere tali politiche verso il tema portante, l’alimentazione, nella cui direzione il breve saggio che segue si articola prevalentemente.
Il food law è una materia interdisciplinare che trae origine dal diritto dei prodotti agricoli, desumibile dalle fonti comunitarie, nazionali ed internazionali ed interessa diverse fasi, il cui fine è garantire la sicurezza e la tutela dei consumatori quali soggetti “deboli”. L’esigenza di sicurezza dei prodotti alimentari non è che un profilo del più ampio diritto alla salute, di cui all’art. 32 Cost., inteso come un fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività. In seguito alla Riforma “federalistica” del Titolo V della Costituzione, l’art. 117 Cost., c. 2, stabilisce che è materia di legislazione “concorrente” fra Stato e Regioni anche quella alimentare, fatte salve le competenze della Comunità europea.
Con due celebri casi relativi alla circolazione di liquori, il principio del “mutuo riconoscimento” è divenuto un punto fermo del sistema della sicurezza alimentare nell’Unione Europea.
Allo stato, invero, non esiste un’univoca e puntuale definizione giuridica di sicurezza alimentare.
Per tentare di circoscrivere il campo della mia ricerca, un sostanziale ausilio può essere rappresentato dall’art. 1 del Regolamento n. 178 del 2002, che “… costituisce la base per garantire un livello elevato di tutela della salute umana e degli interessi dei consumatori in relazione agli alimenti, tenendo conto in particolare della diversità dell’offerta di alimenti, compresi i prodotti tradizionali, garantendo al contempo l’efficace funzionamento del mercato interno. Esso stabilisce principi comuni e competenze, i mezzi per assicurare un solido fondamento scientifico, procedure e meccanismi organizzativi efficienti a sostegno dell’attività decisionale nel campo della sicurezza degli alimenti e dei mangimi”.
L’E.F.S.A., istituita con il citato Regolamento, ha l’obiettivo di offrire “consulenza scientifica e assistenza scientifica e tecnica per la normativa e le politiche della Comunità in tutti i campi che hanno un’incidenza diretta o indiretta sulla sicurezza degli alimenti e dei mangimi”.
Donatella Colangione
Laureata in Giurisprudenza ad indirizzo specialistico in Dir. Internazionale a Bari e Dottore di ricerca in Dir. Pubblico a Pavia con borsa di studio sulla sicurezza agroalimentare.
Info: donatella.colangione@unipv.it