E’ tempo di bilanci per l’amministrazione Bonaldi, sia di merito che finanziari. Affronto due tematiche certamente importanti e di sicuro interesse per i cittadini: la Viabilità e la Mobilità.

VIABILITA’: Sul punto balza immediatamente alla mente la penosa vicenda delle contrastanti sperimentazioni, prima dell’attuale assetto, di Porta Ombriano e della Piazza Giovanni XXIII.
In un punto cruciale della viabilità cittadina, in prossimità di scuole e area mercatale, le iniziali indicazioni di “competenti e sperimentati professionisti” si sono rivelate immediatamente fallimentari perché, forse, ricche di titoli e conseguenti parcelle, ma certamente povere di quel profondo sapere che viene dalla quotidiana esperienza popolare, che dovrebbe essere la primaria guida nell’operare, sia sul piano della vita pratica che sul piano etico. Invece l’Amministrazione si è lasciata trascinare in sperimentazioni costose, lunghe e disagevoli, per poi doversi piegare all’idea che la Porta Ombriano è un accesso al centro città praticamente insopprimibile. Ora la piazza ha un plateatico che potrebbe rendere qualche soldino all’Amministrazione ma, per il momento, sottoutilizzato, ed è stata dotata di un arredo urbano di modesta qualità. Mentre viale Repubblica ha guadagnato un percorso ciclabile, interrotto da un plateatico di un bar, registrando tuttavia, un incremento di micro incidenti sulle carreggiate e le strisce pedonali. Un incidente, ahimè, addirittura mortale.

Non minori critiche meritano le isole in porfido sanpietrino, per gli attraversamenti pedonali, di viale S. Maria, via Viviani e viale Europa dove, più o meno con gli stessi soldi, sarebbe stato meglio metterli in risalto con adeguata illuminazione, per maggior sicurezza dei pedoni e minor incidentalità contro la segnaletica verticale, ripetutamente atterrata. Viene ironicamente da pensare che l’Amministrazione si sia convenzionata con qualche carrozzeria o qualche impresa appaltatrice per il loro ripetuto ripristino, poiché non si vede né l’efficacia né la convenienza di tali investimenti.
Il sottopasso ciclo-pedonale di viale S. Maria non era certamente l’opera più necessaria, urgente e attesa dalla città: Crema necessita di un sottopassaggio veicolare. Tuttavia il progetto tanto decantato e già fatto proprio, perché la Regione avrebbe stanziato il cospicuo contributo, è saltato per il fatto che, in fase di stesura del piano finanziario, sono state dimenticate le spese progettuali. Conseguenza: tutto da rifare, ma il nuovo crono programma slitterebbe al 2021 ed è quindi fuori dalla possibilità di stanziamenti regionali (non tutto il male vien per nuocere, trattandosi di opera non esaustiva ed eccessivamente onerosa).

A Ombriano i cittadini hanno pazientato tre anni per un ripristino stradale in via Chiesa, causa un grave avvallamento sulla roggia Alchina, vedendosi sottratti posti auto e ricorrente pericolosità per così lungo tempo. Ora lo stesso problema si verifica in via Monte Nevoso e via Cerioli. Stavolta, al posto delle transenne, hanno adottato un ennesimo assurdo senso unico; per quanto tempo, visto che l’opera trova copertura finanziaria a bilancio con aleatorie alienazioni immobiliari? I cittadini di Ombriano non avevano bisogno di questa ulteriore prova per capire che i sensi unici così impostati e la viabilità attuale del quartiere, voluta dagli stessi consulenti … professionisti di Porta Ombriano, obbligano a giri viziosi, lunghi, ripetitivi, inquinanti e pericolosi.

MOBILITA’: a parte la quotidiana cronaca di ritardi e soppressioni dei treni, ma anche delle condizioni di viaggio su mezzi vetusti e dello stato di abbandono delle sale di attesa della stazione ferroviaria, per le quali l’Amministrazione ha solo responsabilità indirette, sul tema Mobilità non posso esimermi dal rinnovare forti critiche al servizio di trasporto urbano, rappresentato da Mio Bus, “tu lo chiami oggi lui viene domani”. Mi si dica se nel 2017 per muoversi in ambito cittadino si debba essere costretti a noiose, difficoltose e, qualche volta impossibili, prenotazioni telefoniche! Le popolose frazioni, Ombriano/Sabbioni, Santa Maria, San Bernardino, a maggior ragione se distanti, sono relegate ad una sorta di isolamento rispetto ai servizi amministrativi, commerciali, sanitari, ecc., a meno di lesinare necessari passaggi a qualche familiare disponibile e, comunque, a costo di ripetuti utilizzi di autovetture private, causa di incidenti e inquinamento, certamente fonti di reddito per il sistema del parcheggio a pagamento!

Nel bilancio comunale 2016, alla voce costi per trasporti, è iscritta una cifra di oltre 370 mila euro
che l’Ente ha girato per l’anno scorso ad un consorzio di gestione interprovinciale con sede a Mantova, con il quale si è convenzionato fino a tutto 2020. Sapete qual è il criterio di erogazione del contributo comunale al gestore? Il chilometraggio documentato! Questo spiega perché noi possiamo “ammirare” quotidianamente, non senza rabbia, tutti i mezzi Mio Bus girare a vuoto per la città. Con 29 posti a sedere, quando sono affollati, ne occupano uno. Per il gestore non è importante trasportare persone, quanto fare chilometri.
Inutili le osservazioni e le mie richieste, sostenute anche dal pubblico presente alle rituali riunioni di quartiere, soprattutto a Ombriano, per migliorare e cambiare concettualmente il servizio.
Al di là dei proclami di disponibilità, apertura, ascolto, si persiste in gestioni di zero efficacia e elevato sperpero di risorse economiche, strappate a cittadini già in lotta perenne per la quadratura dei conti familiari e aziendali. Le aliquote fiscali comunali sono state ai massimi di legge per l’intero quinquennio!

Tino Arpini – Solo cose buone per Crema

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