Il trionfo di Werther, sabato sera al Teatro San Domenico, ha confermato ancora una volta la passione degli italiani per il Melodramma. – La splendida sala Pietro da Cemmo ha accolto un foltissimo pubblico festoso che ha tributato lunghii applausi pieni di entusiasmo.
Questa edizione è piacevole, assolutamente godibile innanzitutto per lo spirito, per i costumi, per le scene. Quanto alla recitazione, gli artisti sono nella parte, e questo ha incantato subito gli spettatori. La trama del’opera è lineare e la musica risulta sempre estremamente capace di raccontare le situazioni -Sono tanti i motivi per cui l’opera è piaciuta, ma, in particolare, la vicenda si svolge per momenti ben definiti , facilmente leggibili. e questo ha subito .fatto presa sulla platea.
La sala era gremita, anche di giovani e si sentiva intensa l’attenzione costante. – L’azione scivola via con pacata naturalezza coinvolgendo fin dalla prima scena gli spettatori che si lasciano immergere nella vicenda. –
Kostantinos Latsos è un Werther perdutamente innamorato di una fresca Charlotte, Eleonora Filipponi. Molto bravi e convincenti questi due attori. – Professionali e disinvolti tutti gli altri: Medea De Anna, Luca Vianello, Emanuele Dominioni, Claudio Grassi ed Enrico Gaudino indovinata la presenza del coro Melos di Montodine, diretto da Luca Tommaseo. Puntuali e precisi gli interventi dei due Maestri accompagnatori al pianoforte, essenziale la collaborazione del Maestro Fabrizio Tallachini. – La regia e le scene portano la firma di Giordano Formenti e i costumi sono disegnati da Serena Rizzo. -Goethe-Massenet, binomio vincente.
Eva Mai