Il 23 Aprile è stata la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, evento patrocinato da UNESCO per promuovere la lettura e far riflettere sul valore del diritto d’autore. In tutto il mondo si svolgono ogni anno eventi di piccola o grande portata per rendere onore a questa giornata, per questo motivo, e anche perché vi ho cantato dal vivo, mi sono ritrovato al World Book Day del Caffè Letterario di Lodi. Si tratta di un luogo culturale che ha preso vita due anni fa nel pieno centro di Lodi vicino alla Biblioteca Laudense. Il palinsesto della giornata ha regalato iniziative culturali di diverso stampo che ho apprezzato particolarmente.
Per via dell’incombente pioggia l’evento è stato spostato all’interno della struttura, dove si è creata un’atmosfera più intima e raccolta che certamente favorisce l’approccio emotivo alle varie situazioni artistiche. Per il cambio di sistemazione l’evento ha posticipato tutto di qualche decina di minuti, ed io che sono arrivato all’apertura del Caffè ho assistito all’allestimento di una sezione gestita da Ireostur, agenzia di viaggi lodigiana che ha proposto immagini suggestive delle Seychelles e della Namibia, ho potuto guardare tutto l’allestimento e bere caffè con i primi artisti arrivati. Si tratta di artisti delle vicinanze, i quali han presentato opere d’arte diverse l’una dall’altra e si sono presentati a me in modo molto informale e gentile. Ho avuto modo di parlare con i singoli artisti che mi hanno presentato le loro opere con molta passione.
Giampiero Brunelli, Pontremoli 1957, ha lo studio a Castiraga Vidardo ha presentato “La luce delle parole, parole in luce”, un lavoro a tecnica mista dove da nuova vita a un manoscritto autentico del 1850 su cartone vegetale e con pittura acrilica. Monica Anselmi, Milano 1962, ha lo studio a Chignolo Po con il marito Luigi Bianchini, ha esposto dei lavori quali libri d’artista in stampa xilografica e monotipo. Tra gli artisti presenti c’era anche Carlo Fratti con l’opera “Il sapere”, creata in collaborazione con Andrea Spanò.
Le opere di artisti quali Maria Ruta, Italo Mazzei, Paride Ranieri, Loi di Campi e Valentino Chiusini hanno costellato invece i muri del primo piano del Caffè Letterario, , mentre il secondo piano era meritatamente dedicato a Mirek Antoniewicz, del quale sono stati esposti diversi suoi dipinti. La Cooperativa Nord – Sud ha esposto un suo stand equo e solidale e mi sono fatto raccontare la storia del loro operato da alcune volontarie.
Si tratta di una cooperativa composta da tre botteghe tra Lodi, Casalpusterlengo, Sant’angelo, costituitasi al fine di commercializzare i prodotti del mercato equo e solidale fatte con materie prime di paese in via di sviluppo elaborati in Italia. A mandare avanti questo progetto sono dei volontari, i quali commercializzano anche prodotti di Libera Terra, associazione di Don Ciotti e di Solidale Italiano. Si occupano anche di artigianato con progetti legati alla Cambogia e Salvador. Nord-sud presenta libri inerenti al mercato equo e solidale presentando anche cibi ad esso legati, ragione per cui ho passato la rassegna a mangiare cioccolato.
Hanno seguito le conferenze della nutrizionista milanese Chiara Matilde Ferrari riguardo ai principi di una corretta alimentazione e la presentazione del “Libro d’autore” a cura di Compagnia Sigerico Laudense, Biblioteca Laudense, Associazione artisti della Stella e Naturarte. Giunta l’ora di pranzo, la cucina del Caffè Letterario ha proposto un pranzo vegano ispirato al libro “Veggie” delle edizioni L’Ippocampo, grazie al quale ho avuto il piacere di provare l’Humus per la prima volta. Ho avuto modo di dare ragione alle recensioni positive che ho letto su TripAdvisor per quanto riguarda la cucina del Caffè Letterario. Si tratta di una realtà Lodigiana che conosco da diverso tempo ma che non ho mai potuto vedere in modo così ampio. Dalle 14.30 in poi l’associazione Bottega D’Artista ha portato il suo usuale corso al Caffè Letterario, presentandoci il loro modus operandi e mostrandoci promettenti artisti e disegnatori.
Dalle 17:30 l’associazione Lodi città aperta, che si occupa di sensibilizzare la cittadinanza su temi interculturali quali razzismo, omofobia e discriminazione di genere, ha proposto un momento di confronto e di autobiografia davanti a una tazza di the raccogliendo un buon feedback dai partecipanti e dando interessanti spunti di riflessioni. Avvicinandoci all’orario dell’aperitivo sono stato io a mettermi in gioco cantando i miei brani dal vivo, accompagnato da chitarra e tastiera. A terminare la rassegna è stata Emanuela Granata con il monologo Clitennestra, diretto da Tarcisio Raimondi. L’evento ha decisamente raccolto un ottimo feedback da parte della cittadinanza che si è interessata particolarmente ai singoli eventi, Caffè Letterario conferma ulteriormente di essere un ottimo contesto di raccolta culturale per una città che da tempo necessitava di un simile posto. Da prendere come esempio.
Nicola Lombardo