In questa storia ci sono galline che guidano pecore alla riscossa, fronde ribelli, lettere segrete ma mica tanto, Giuda, apostoli, marziani e strane alleanze. Certo che quando ci si mette la sindaca Stefania Bonaldi ad utilizzare i mezzi tecnologici c’è sempre da divertirsi per la stampa locale. Quella seria e quella sedicente come Sussurrandom.
Andiamo con ordine. Questo nuovo capitolo della storia Lgh-A2A e questi soldi chi li vuole non poteva che partire dal settimanale diocesano Nuovo Torrazzo che stamattina piazza un colpaccio di quelli che agitano le redazioni della stampa. Pubblica, a firma Angelo Marazzi, un bel pezzo ironico e cattivello che riporta ampi stralci di una email mandata dalla Bonaldi a 14 sindaci del Pd del territorio.
Il succo è: maledetti sindaci che si mettono di traverso. E va bene, ci può stare. Ma nella lettera definisce i 26 sindaci della fronda pecoroni al seguito di un sindaco che vorrebbe la leadership pur non avendone i titoli, il buon Gabriele Gallina di Soncino che avevamo sentito anche noi in settimana. e che non se la piglia per la cosa:
Per i toni usati dal Sindaco Bonaldi, non mi scandalizzo: è sotto elezioni e le cose non vanno proprio bene per lei; sarà sicuramente tesa e nervosa! Per i contenuti, la questione è un pò più seria: le sue parole credo abbiano lasciato allibiti tanti lettori! Che un Sindaco, tra l’altro di un comune che dovrebbe essere di riferimento per altri colleghi, pensi queste cose di altri sindaci, lascia molto amareggiati! Ho paura che quanto ha scritto non lascerà immutati i rapporti personali e istituzionali con i sindaci che ha definito “pecoroni”! Per quanto riguarda l’attacco alla mia figura, mi vien da sorridere… avete mai visto un gruppo di pecoroni dietro a una gallina?!
Intanto la Bonaldi conferma di essere sulla linea di Rossoni da Offanengo, come avevamo ipotizzato, dopo la famigerata intervista rilasciata all‘Inviato Quotidiano, e poo definisce il Grassi da Casale “un mondo a parte“. Era proprio il Grassi giornalista a definirla Gazzosina Bum Bum dalle colonne de La Provincia. E a ragione. Non le manda a dire la sindaca. Ma neppure Grassi:
Non può che farmi piacere apprendere che il sindaco di Crema si è accorto – anche se in ritardo – che sono un extraterrestre e non appartengo al suo mondo. Io infatti non sono un sostenitore del pensiero unico e non definisco pecoroni, coloro che esprimono pareri diversi dal mio, a maggior ragione se sono colleghi ai quali chiedo in continuazione di collaborare rivolgendomi a loro con pressanti inviti all’unità. Sono un extraterrestre perché non credo, come lei, che per il futuro del territorio esistano solo accordi bilaterali tra il sindaco di Crema ed esponenti, più o meno rappresentativi, del centrodestra. Ci sono anche le liste civiche e i piccoli comuni non sono portaborracce e hanno il diritto di rifiutare questo ruolo e dissentire dal pensiero dei grandi comuni e dagli accordi tra i pseudo leader del territorio. Sono un extraterrestre perché non credo che sia di competenza del sindaco di Crema arrabbiarsi per una lettera inviata al presidente di Scrp con richieste sacrosante in tono pacato e molto educato. Anzi il sindaco di Crema dovrebbe chiedersi perché 26 suoi colleghi hanno inoltrato la richiesta e attivarsi per sollecitare al presidente di Scrp di rispondere. Sono un extraterrestre perché non credo che con la lettera in questione si conquisti la leader del Cremasco. Al contrario, la si perde. Probabilmente la si è già persa.
Un’ultima considerazione: come in una novella parabola uno dei 14 apostoli deve per forza essere il Giuda della situazione. Ora chi l’ha tradita e ha passato a Marazzi la missiva? Non si sa. Non sappiamo neppure chi sono i 14 destinatari.
Emanuele Mandelli