Continuiamo a parlare della crisi della Rete Bibliotecaria Cremonese e delle ricadute sui cittadini che avrà la sospensione di un servizio importante come quello offerto da RBC. Abbiamo parlato un paio di giorni fa dei rischi legati alla gestione di alcune biblioteche dei paesi che RBC gestiva.
Ma c’è anche un altro servizio su cui la rete aveva spinto, che stava decollando, che era molto apprezzato e che rischia di svanire. Parliamo di Media Library On Line, un network di biblioteche digitali pubbliche che permette l’accesso gratuito a musica, film, e-book, quotidiani, audiolibri e molto altro. Contenuti che venivano pagati e offerti da RBC e di cui attualmente usufruiscono 7.552 iscritti in provincia di Cremona.
Un servizio che stava decollando grazie alla formazione offerta da RBC ai bibliotecari, tutti ricordiamo i banchetti griffati MLOL visti nelle manifestazioni locali, da Artshot alle Feste Democratiche. Infatti si era passati dai 4.587 iscritti del 2013 ai 7.552 del 2014. Un anno che aveva fatto registrare 6.186 prestiti digitali, 48.327 consultazioni dell’edicola per un totale di 110.443 accessi.
Ebbene in caso di stop delle attività di RBC questi quasi 8 mila cremonesi perderanno uno strumento che stavano utilizzando con costanza (conti presto fatti: ogni utente lo ha utilizzato in media 15 volte l’anno scorso). L’account rimarrà attivo ma di fatto il servizio sarà inutilizzabile. Ovvero: basta giornali gratis, basta e-book e mp3 da scaricare… sempre gratis, basta film basta tutto.
E non erano pochi i servizi a disposizione. Solo la sezione edicola contava la consultazione gratuita di 2.149 testate italiane e internazionali. Tanto e vero che, ricorderete, quando il servizio emeroteca della biblioteca di Crema andò in crisi si disse: si va bene tanto gli utenti della biblioteca hanno Media Library On Line gratis.
Si perché per iscriversi bastava andare in una qualsiasi delle biblioteche provinciali con la tessera sanitaria. Per aumentare il dispiacere diremo che era in previsione un integrazione con le risorse dell’Opac, cioè il catalogo SBN della biblioteca nazionale, che dava accesso a 13.465.634 notizie bibliografiche, corredate da 72.353.855 localizzazioni.
Ergo interrogando l’Opac era possibile avere risultati completi sulla presenza di libri cartacei o e-book in tutte le biblioteche della nazione e potere scaricare parecchie risorse tramite MLOL. Insomma un servizio notevole che l’agenda digitale del governo Renzi sembra un agendina da tasca, che rischia di andare perso.
Emanuele Mandelli