Un vino rosso rubino intenso, a tratti quasi impenetrabile (come solo certe affascinanti donne sanno essere) … eppure paradossalmente, sorprendentemente limpido, fantasticamente consistente, vero… che ecco si abbina stupendamente a formaggi stagionati, primi piatti importanti (compresi quelli a base di pesce), carni rosse (tonno alla griglia compreso) e selvaggina?
Indubbiamente il Bausa Nero d’Avola Igp Terre Siciliane della cantina Fina (ah … come lavorano bene da quelle parti del trapanese, precisamente in quel gioiello del Mediterraneo che è Marsala!) in tal senso (e non solo che la bottiglia in questione merita assai) potrebbe fare al caso vostro. E dopo averne assaggiato un goccio… sì chiudete gli occhi un attimo a tornate, fanciullescamente a sognare e ad emozionarvi. Degustare per credere.
Ottenuto … naturalmente da uve Nero d’Avola in favolosa purezza, il Bausa presenta i tipici profumi varietali (sentori di prugna, ciliegia nera sotto spirito, note di viola e spezie: noci moscata, chiodi di garofano) appunto della varietà vitifera cui orgogliosamente appartiene. I sentori in bocca? Fruttato con stupenda acidità e … ebbene straordinariamente caldo, vellutato e avvolgente in quanto orgogliosamente mediterraneo, ergo cullato dal mare e baciato dal sole. Chapeau!
Nota a margine: meritatamente oggi, il Nero d’Avola è ritornato al centro del meraviglioso mondo enologico siciliano.
E … il merito di tale assodato, certo, applaudito e meritatissimo primato è anche, se non soprattutto, delle belle (bellezza italica che piace) realtà vitivinicole sicule. E Fina rientra a pieno diritto in questa nobile categoria. RiChapeau!