La Degusteria Agricola, o AgriPub Flumen di via IV Novembre a Crema? Decisamente un bel posticino rock, un ristobar essenziale, fuori dai soliti schemi dove mangiare nostrano, rustico, agreste poche buone cose (ah com’è buono il “pancotechino”), prodotti a chilometro zero o quasi, spendendo il giusto (rapporto qualità prezzo eccezionale) udite, udite è possibile ed è pure divertente. E le birre agricole, compresa quella alla canapa coltivata a Moscazzano, sono particolarissime e vanno giù che è un piacere.
I pesciolini d’acqua dolce fritti? Libidine. I bocconcini di Salva Cremasco Dop (Made in Carioni a Trescore Cremasco) Doppia Libidine.
Ah … PubAgricolo consacrato alla Birra, per la serie poco, ma buono, al Flumen si trova anche del vino d’autore. In tal senso, il Bonarda piemontese della cantina cuneese Teo Costa, provato proprio coi pesciolini e col Salva Cremasco, ecco è pura poesia. Chapeau!
Benvenuto Flumen allora … che oltre i Tortelli Cremaschi c’è un altro bel mondo.
Stefano Mauri
Vincendo la mia proverbiale metodicità e pigrizia in questi giorni mi sono recato due volte nella nuova birreria agricola Flumen. La visita ha premiato “il mio sforzo”. Un bell’ambiente, gradevole e tranquillo e soprattutto una proposta davvero curiosa e nuova. Prodotti del territorio proposti in chiave nuova. hamburger sì ma con la lingua di manzo e la salsa verde al posto di polpetta e ketchup? Possibile e gustosissimo. Salva fritto al posto delle patatine? Eccoci. Birre a chilometro zero meglio delle blasonate dai nomi altisonanti? Sia. Torneremo.
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