Se il tuo primo singolo – l’unica canzone che tu abbia mai pubblicato – va al n. 1 delle più importanti classifiche e diventa un successo internazionale, che cosa fai? Per prima cosa, dovresti pubblicare altri brani. Ma per Alice Merton l’uscita di “No Roots” (per molti mesi in Italia ai primi posti della classifica radio, Shazam, Spotify e iTunes) e successivamente di Lash Out – singolo che ha confermato il talento di Alice, riportandola di nuovo ai primi posti delle classifiche – ha innescato una folle corsa tra concerti intercontinentali, interviste e performance televisive. Nel frattempo, Alice scrive e registra canzoni per il debut album tutte le volte che ha un briciolo di tempo libero. E finalmente ci siamo: MINT è in uscita il 18 gennaio per Paper Plane Records Int.

In MINT, la travolgente storia di Alice Merton si riflette nelle nuove canzoni.
“Alcune parlano del crescere, del lungo girare”, osserva la cantante anglo-tedesca, “ma molte altre raccontano le difficoltà che abbiamo avuto iniziando con la label, quando ci si trova a dimostrare a tutti quanto vali”. Mentre studia all’University of Popular Music and Music Business, Alice Merton fonda infatti la Paper Plane Records Int. insieme al suo migliore amico e manager Paul Grauwinkel e crea canzoni a fianco del coautore e produttore Nicolas Rebscher. Molti rappresentanti della discografia non hanno inizialmente apprezzato No Roots – “dura un minuto di troppo! Elimina le chitarre!” –, ma quando è salita in cima alla Alternative Songs Chart di Billboard negli Stati Uniti e nelle Top Ten di altri nove Paesi, collezionando oltre 300 milioni di stream e vendendo quel milione di copie che hanno portato al Disco di Platino in sette nazioni, hanno dovuto cambiare idea.

Come per “No Roots”, i groove contagiosi di basso fanno vibrare MINT, mentre l’elegante e versatile voce di Alice Merton e i suoi testi autobiografici offrono consigli sinceri e sprazzi di ambizione. L’inno di “2 Kids” saluta i vecchi tempi, quando girava a piedi con Grauwinkel; “Funny Business” arruola il producer John Hill (co-producer e co-autore di “Feel It Still” di Portugal. The Man) per un joyride da applaudire che rivaleggia con il carisma della hit del 2017. “Why So Serious”, balla lo shimmy intorno ai detrattori dell’industria musicale, che non sono ancora riusciti a fermarla.

L’artista rivelazione dell’anno è pronta a conquistare tutti con questo suo primo attesissimo album, che sarà accompagnato da un tour mondiale.

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