Il bando lanciato dal Comune per il servizio di bike sharing e la costruzione e gestione di una velostazione ha un vincitore: si tratta della Logiss di Rovereto, società che ha una divisione di smart mobility, la EcoSpazio, una delle prime aziende in Italia a maturare competenze e sviluppare soluzioni per il settore della mobilità elettrica. L’azienda trentina ha sviluppato un progetto tagliato su misura per Crema partendo dai criteri del bando e apportando delle migliorìe aggiuntive. Il risultato è un piano di tre anni + due di gestione di un servizio di bike sharing con 30 biciclette (+ 4 di scorta) a pedalata assistita di ultima generazione (motore da 250 W, componenti sostituibili open source, display a led, regolatore a tre velocità, autonomia 80 km.), sette ciclostazioni di sosta e alimentazione con videosorveglianza, una velostazione da 210 posti bici autosufficiente dal punto di vista energetico.

Confermata la localizzazione delle sette ciclostazioni: la più grande, da dieci posti, in piazzale Martiri della Libertà, le altre, da 6 posti, in Via Bramante nei pressi dell’Università, in piazza Istria e Dalmazia, in Via Libero Comune vicino all’Ospedale, alla stazione degli autobus in Via Mercato, al centro sportivo di Via Toffetti e al centro natatorio in Via Picco. La dotazione di e-bike sarà di 34 biciclette, che saranno gestite tramite applicazione oppure una tessera personale rilasciata dall’azienda.  Ogni ciclostazione avrà un proprio pannello di gestione e informazione, utile anche per segnalare eventuali guasti e riparazioni, un sistema brevettato di blocco e sblocco veloce della bicicletta, e un router interno che manterrà la connessione satellitare con le biciclette per sapere sempre dove si trovano e quando sono disponibili.

Anche la velostazione punta alla tecnologia e all’ecologia. Sarà un deposito coperto, alimentato con pannelli fotovoltaici sul tetto, e videosorvegliato, in grado di ospitare 210 biciclette, configurato come punto di interscambio bici-treno in modo che gli utenti (cittadini pendolari, studenti, turisti) potranno accedere direttamente ai binari dopo aver depositato la bicicletta e viceversa. La struttura verrà installata su una platea di calcestruzzo 30×25 metri con doppia rete di protezione e un compartimento a tornelli. La velostazione funzionerà con apposita card con rfid oppure con applicazione smarphone, sulla medesima piattaforma delle e-bike. Nella zona interna successiva all’ingresso la velostazione ospiterà due colonnine per la manutenzione delle bici, quattro colonnine di ricarica delle biciclette elettriche, e un locale tecnico di servizio.

Le tariffe saranno decise insieme all’amministrazione comunale. Per la velostazione si immaginano pagamenti corti per la giornata e il fine settimana, e abbonamenti mensili, trimestrali e annuali a prezzi particolarmente sostenibili. In ogni caso, l’esperienza dell’azienda suggerisce, specialmente per il bike sharing, un iniziale periodo di totale gratuità per incentivare l’uso delle e-bike. “Il bike sharing è un elemento già di per sé qualificante dei modelli di mobilità sostenibile”, commenta l’assessore alla Mobilità, Fabio Bergamaschi. “Il fatto che quello cremasco sia elettrico aggiunge ulteriore valore all’offerta di mobilità: sarà un mezzo di trasporto estremamente competitivo in termini di tempi di percorrenza dei tratti urbani, peraltro ad un costo molto contenuto e con possibilità di utilizzo anche da parte dell’utenza meno giovane, grazie alla pedalata assistita”.

L’economia della condivisione, in cui l’accesso prevale sul possesso, comporta un cambio di mentalità dei cittadini, è prevedibile dunque, secondo l’assessore, anche una iniziale resistenza: “Rinunciare all’auto privata per utilizzare mezzi ecologici e condivisi spesso risulta difficile più per cattiva abitudine che per assenza di competitività di mezzi alternativi. A Crema si sta approntando un modello completo che proverà a vincere la sfida, spostando quote di utenti della strada dal mezzo privato, spesso molto inquinante, a mezzi ecologici. Un obiettivo che potrà garantire una vincita per tutti, con minori costi ambientali, ma anche economici. La velostazione, inoltre, garantisce la custodia sicura della bici privata, contrastando i furti che ne scoraggiano l’utilizzo”.

 

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