Così Beppe Severgnini, giurato d’onore al Festival di Sanremo, con un post sulla sua pagina Facebook ha rilanciato e difeso la sua scelta artistica all’Ariston dove appunto era un membro della cosiddetta giuria di qualità, ente che non deve e può votare basandosi esclusivamente su parametri pop relativi all’orecchiabilità o alla popolarità di un pezzo. E Mahmood comunque spacca: Chapeau!
Stefano Mauri
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