Che batosta sabato scorso allo stadio Zini laddove il lanciatissimo, forte (nonostante i guai societari) e tosto Foggia (bravo mister Stroppa) ha letteralmente schiantato la Cremonese certificando, di fatto, la crisi nera dei grigiorossi ora tristemente vicini alla zona playout.
Prontamente la società ha fatto quadrato gettando acqua sul fuoco e rinnovando subito la fiducia a mister Attilio Tesser, al suo staff tecnico e al direttore sportivo Giammarioli. Questo almeno fino a giungo, poi a bocce ferme e con calma si tireranno le somme e si deciderà se continuare nel solco intrapreso oppure, mah cambiare diesse e mister o almeno uno dei due.
Il Palermo nel frattempo attende al varco la Cremo incerottata, ferita, allungata (in campo), spompata, stanca, ma non morta e … far vedere che nulla è perduto, che la (meritata) salvezza è alla portata, beh tocca innanzitutto ai calciatori adesso. No?
Cosa è successo alla sbarazzina compagine di Cremona incapace di vincere una partita udite, udite dal lontano 20 gennaio è difficile da capire. Indubbiamente qualcosa nello spogliatoio si è inceppato, ma la certezza matematica della permanenza in serie B è a un soffio. E … mettendo in campo cuore, testa e gambe, forse il meglio a Cremona veramente deve ancora venire.
Ergo Marconi (il difensore è risultato il migliore in campo nel disastro col Foggia: la rosa prenda esempio da lui) e soci dimostrino di essere sulla stessa lunghezza d’onda di trainer, dirigenza, proprietà e città. Ah … che spettacolo la Curva Sud: Chapeau ai tifosi.
Stefano Mauri