Con una ordinanza sindacale, è fatto divieto di utilizzare petardi, botti e fuochi d’artificio sul territorio comunale dalle 01:00 del 28 dicembre 2018 alle 24 del 2 gennaio 2019. Anche quest’anno l’Amministrazione intende limitare la consuetudine di festeggiare la notte di Capodanno ed altre festività con il lancio di petardi, botti e artifici pirotecnici di vario genere che costituiscono un potenziale pericolo per l’incolumità delle persone e un sicuro disagio per gli animali di affezione, di allevamento e selvatici. Adoperandosi alla protezione delle persone e degli animali domestici, intende “appellarsi anche al senso di responsabilità individuale e alla sensibilità collettiva, affinché cessino simili comportamenti”.
L’ordinanza dispone:
- Il divieto di ogni tipo di fuoco d’artificio a meno che non siano utilizzati in spettacoli autorizzati dei professionisti;
- Il divieto di cedere a qualsiasi titolo o far utilizzare in qualsiasi condizione a minori degli anni 14 i fuochi di categoria 1 e superiori e a quelli di anni 18 i fuochi di categoria 2 e 3;
- Il divieto di impiego a partire dalle ore 01:00 del 28 dicembre 2018 e fino alle ore 24:00 del giorno 2 gennaio 2019;
- Di disporre che tale divieto sia operante nell’ambito del centro abitato, e nelle aree ad esso limitrofe e ad una distanza non inferiore ai 300mt.
“È l’ultimo anno che interveniamo con ordinanza per vietare i botti”, precisa l’assessore all’ambiente Matteo Gramignoli, “in quanto è già pronto per l’iter in commissione e poi in consiglio il nuovo Regolamento per il benessere animale, cui abbiamo lavorato con il Sindaco, la Polizia locale e l’ufficio Ambiente. La disamina per la approvazione inizierà subito dopo la approvazione del bilancio. Questo testo, fra le numerose disposizioni contenute per garantire il benessere animale, contiene anche il divieto costante di botti e fuochi d’artificio nel territorio comunale”.
“Siamo consapevoli che si tratta di una regola difficile da fare rispettare”, precisa il sindaco Stefania Bonaldi, “ma al contempo intendiamo ribadire un principio, perché quella della adozione di stili di vita più rispettosi anche nei confronti del mondo animale è una battaglia che, prima ancora di giocarsi sui comportamenti, riguarda cultura e sensibilità. Perciò indipendentemente dalla presenza o meno di forze dell’ordine a vigilare – che comunque ci saranno – invitiamo giovani e famiglie a riflettere circa le motivazioni del provvedimento e a conformarsi a ciò che esso dispone”.